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6 Voti
Iniziato da Gozer, lug 14 2021 12:39
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15 replies to this topic
#1Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 14 luglio 2021 - 12:39
POPOLARE
Ok in realtà il disco non è cointestato a Belew, ma almeno può darsi che qualcuno si incuriosisce.
In questo caso il titolo non contiene truffa però, perché il disco è realmente prodotto da Belew e temo che rischi di essere il titolo più importante a cui abbia mai messo mano (e a livello personale, parliamo di quello che ritengo tipo il vertice nella storia della musica messicana).
I Caifanes sono una band che ha iniziato nel 1988 come una sorta di risposta ispanofona ai Cure (grossa semplificazione comunque, perché già quel primo disco è bellissimo), per poi evolvere molto velocemente arrivando in questo terzo album a una forma originalissima di rock alternativo con spruzzate art rock (e in qualche tratto direi proprio prog), con produzione tecnologica e densi ripescaggi dal folclore messicano (a livello sia sonoro, sia di immaginario).
Bona, vi allego la rece e un paio di estratti:
https://www.ondarock...-elsilencio.htm
Ah, e qui trovate le foto della band che gioca a biliardo con Belew:http://levfenrevisio...l-silencio.html
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"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
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#2James Lepo
Inviato 14 luglio 2021 - 17:52
Pietra miliare meritata per una delle più grandi rock band sudamericane di ogni tempo. Io adoro anche il secondo disco, precedente a questo, ma l'unicità sonora qui mostrata giustifica la scelta.
edit: ovviamente anzichè ‘band sudamericane’ intendevo ‘band dell’America Latina’.
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#3Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 15 luglio 2021 - 13:37
Io adoro anche il secondo disco, precedente a questo, ma l'unicità sonora qui mostrata giustifica la scelta.
Anche il debutto e il quarto sono bellissimi. Diciamo che la progressione a livello stilistico è stata:
"Caifanes" > Disco influenzato dal post-punk britannico, pur con la tipica componente romantica che da sempre quel filone ha assunto nell'America ispanofona (vedasi Virus o Soda Stereo).
"Caifanes Vol. 2" (aka "El diablito") > Si aggiungono elementi alternative rock e art rock, le dinamiche chitarristiche si fanno molto complesse e la componente post-punk pur ancor presente è in netto calo.
"El silencio" > Il post-punk sparisce, la produzione raggiunge l'apice, il disco cade in pieno nel rock alternativo ma aumentano anche gli elementi art rock (in qualche tratto fino a sfiorare il prog) e irrompe definitivamente la componente del folk locale (che aveva fatto capolino in un singolo brano del disco precedente).
"El nervio del volcán" > Si prosegue sulla strada del terzo album e si raggiunge la cristallizzazione del sound. Il disco li fa diventare nome di punta della scena locale, ma in realtà è complesso quanto il precedente e gli elementi prog sono in bella vista addirittura nel singolo di lancio, "Afuera". Dopo questo la band si scioglie e dalle sue ceneri nascono i Jaguares, come se si chiudesse un ciclo.
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#4James Lepo
Inviato 15 luglio 2021 - 14:18
Il debutto è già un ottimo album, un poco derivativo forse ma in grado di rileggere bene lo spleen del post punk inglese più dark (Cure ed Echo&the bunnymen le influenze più evidenti), inserendo già alcuni accenni di musica tradizionale/folk latina (su tutte ‘La negra tomasa’, che rimane uno dei maggiori capolavori nel repertorio della band).
El nervio del volcan non lo conosco, mentre ho un ottimo ricordo pure del debutto dei Jaguares, dove le influenze alternative rock già emerse qua e là nei Caifanes esplodono energicamente.
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#5Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 15 luglio 2021 - 14:53
(su tutte ‘La negra tomasa’, che rimane uno dei maggiori capolavori nel repertorio della band).
Questa però era solo singolo, è stata inserita nel primo album solo a partire dalla ristampa di cinque anni dopo.
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#6James Lepo
Inviato 15 luglio 2021 - 19:56
Ops, mea culpa allora posso citare le percussioni latine che accompagnano tutta ‘Nada’, nonchè quel suono di sintetizzatore che compare qua e là e ricorda una sorta di flauto di pan. Piccoli dettagli all’interno di un album con altre coordinate, ma che preannunciano la direzione futura della band.
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#7simon
- Members
- 12822 Messaggi:
Scaruffiano
Inviato 16 luglio 2021 - 09:49
Ok in realtà il disco non è cointestato a Belew, ma almeno può darsi che qualcuno si incuriosisce.
In questo caso il titolo non contiene truffa però, perché il disco è realmente prodotto da Belew e temo che rischi di essere il titolo più importante a cui abbia mai messo mano (e a livello personale, parliamo di quello che ritengo tipo il vertice nella storia della musica messicana).
I Caifanes sono una band che ha iniziato nel 1988 come una sorta di risposta ispanofona ai Cure (grossa semplificazione comunque, perché già quel primo disco è bellissimo), per poi evolvere molto velocemente arrivando in questo terzo album a una forma originalissima di rock alternativo con spruzzate art rock (e in qualche tratto direi proprio prog), con produzione tecnologica e densi ripescaggi dal folclore messicano (a livello sia sonoro, sia di immaginario).
Bona, vi allego la rece e un paio di estratti:
https://www.ondarock...-elsilencio.htm
Ah, e qui trovate le foto della band che gioca a biliardo con Belew:http://levfenrevisio...l-silencio.html
Molto probabilmente la miglior musica a tinteggiature gotiche che ascolto da parecchio tempo. Sei un mago delle riscoperte, dello studio TOUT COURT. Polemico certamente, ma un flusso razionale di percezioni musicali tradotte in una lingua asciutta che arriva dove non poteva arrivare SCARUFFI. Congratulazioni.
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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
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#8Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 16 luglio 2021 - 13:21
Ops, mea culpa allora posso citare le percussioni latine che accompagnano tutta ‘Nada’, nonchè quel suono di sintetizzatore che compare qua e là e ricorda una sorta di flauto di pan. Piccoli dettagli all’interno di un album con altre coordinate, ma che preannunciano la direzione futura della band.
See AlsoBuckethead - Rock & Dintorni
Sì, diciamo che le percussioni e il flauto di pan (entrambi sintetizzati, come hai giustamente fatto notare, a differenza degli strumenti tradizionali in "El silencio" che sono tutti autentici) non cambiano l'assetto dei brani che li contengono, che rimangono sostanzialmente pezzi post-punk.
In "El silencio" invece quegli inserti cambiano radicalmente i brani trasformandoli in figure ibride. In questo è la grossa differenza, e di questo approccio diciamo che i due pezzi che indicheranno la via a "El silencio" sono "La negra tomasa" e "La célula que explota".
Riguardo a Simon: grazie, ma in realtà più che riscopritore io mi considero un "constatatore" di situazioni effettive. Ossia, i Caifanes sono una band molto più nota e importante di grosso delle cose di cui si parla abitualmente qui dentro.
Una band con numeri simili (superiori, tanto per dire, a quelli dei Cult o dei Jane's Addiction), ottenuti facendo la musica che fanno loro e non esattamente pop commerciale, se fosse anglofona sarebbe considerata fra i cardini della sua epoca. Pertanto, la considero fra i cardini della sua epoca, visto che non essere anglofoni non dovrebbe essere un demerito.
Triste ovviamente che non stia intervenendo nessuno, come del resto in nessun altro dei topic simili che ho aperto di recente. Tocca constatare, ahimè, che il forum è effettivamente morente e riesce ormai a discutere soltanto delle next big things di RateYourMusic, e fra queste delle più accomodanti.
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#9bungle
Inviato 16 luglio 2021 - 18:41
disco strepitoso, per me i primi 3 album dei Caifanes sono un continuo crescendo! Il quarto non lo conosco però, così come i Jaguares, come sono?
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"And the sea isn't green
And I love the queen
And what exactly is a dream?
And what exactly is a joke?"
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#10corrigan
Inviato 17 luglio 2021 - 05:36
Io preferisco l'album precedente, El Diablito, però questo ha il loro pezzo miglior per me, la semi-title track Vamos a hacer un silencio. Bellissimo anche il primo dei Jaguares.
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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
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#11cool as kim deal
Inviato 17 luglio 2021 - 08:02
Gozer hai rotto il cazzo con sto piagnisteo continuo!
Per questa ragione questi li prendo.
Vanno bene questi 4?
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Adescatore equino dal 2005
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#12Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 17 luglio 2021 - 12:57
@Corrigan: anche io amo il secondo, ma in "El silencio" l'elemento locale è più in vista e quindi è più facile svincolarsi dalle accuse di essere derivativi.
Del resto in altro contesto ho letto chi li ha ridotti a "l'imitazione messicana dei Litfiba", in base alla famosa sindrome per cui qualsiasi rock band non anglofona è "l'imitazione [inserire nazionalità a caso] dei Litfiba".
@Cool: quella è la discografia integrale, quindi direi di sì.
disco strepitoso, per me i primi 3 album dei Caifanes sono un continuo crescendo! Il quarto non lo conosco però, così come i Jaguares, come sono?
I Jaguares sono il cantante e il batterista dei Caifanes. Il primo album è più ruvido di qualsiasi cosa registrata dai Caifanes, ma non sono per questo meno ricercato.
Vedo che in diversi non avete ascoltato "El nervio del volcán" (il quarto per l'appunto), rimediate perché è un disco fondamentale, sostanzialmente quello a cui si deve il mito dei Caifanes. E come già accennavo è forse il loro disco più "prog", a partire dal loro brano simbolo:
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
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#13Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 06 agosto 2024 - 13:43
Non sapevo dove mettere la nuova pietra sui Café Tacvba e visto che un thread sulla musica messicana non c'era, ho riconvertito questo sui Caifanes per metterci in generale qualunque cosa provenga dalla più grossa nazione dell'America Centrale.
"Re" è uno di quei dischi di musica totale all'interno dei quali succede qualsiasi cosa. Dal bolero latinoamericano allo ska, dal dance-pop alla musica folk amerindia, dal funk al metal industrial, dal jangle pop al jazz.
Ecco la pietra, come al solito con diversi testi tradotti:
https://www.ondarock...fetacvba-re.htm
Un paio fra i miei brani preferiti. Metto uno dei più acustici e uno dei più elettronici, ma non bastano minimamente a spiegare tutto ciò che si incontra lungo le venti tracce della scaletta.
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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
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#14Narostium
- Redattore OndaRock
- 312 Messaggi:
Groupie
Inviato 06 agosto 2024 - 23:51
Non sapevo dove mettere la nuova pietra sui Café Tacvba e visto che un thread sulla musica messicana non c'era, ho riconvertito questo sui Caifanes per metterci in generale qualunque cosa provenga dalla più grossa nazione dell'America Centrale.
"Re" è uno di quei dischi di musica totale all'interno dei quali succede qualsiasi cosa. Dal bolero latinoamericano allo ska, dal dance-pop alla musica folk amerindia, dal funk al metal industrial, dal jangle pop al jazz.
Ecco la pietra, come al solito con diversi testi tradotti:
https://www.ondarock...fetacvba-re.htm
Un paio fra i miei brani preferiti. Metto uno dei più acustici e uno dei più elettronici, ma non bastano minimamente a spiegare tutto ciò che si incontra lungo le venti tracce della scaletta.
Sullo stesso genere c'è anche Despedazado por Mil Partes de La Renga, anche se in realtà siamo in terra argentina. Questo non lo conoscevo e devo dire cheeffettivamente è un disco anomalo, spicca molto nel suo cortocircuito di elettronica e bolero messicano. Qualche venatura bossanova e jazz la deve pur avere, ho visto che è stato registrato in parte a Cuernavaca (Mingus, ndr). Prodotto tra l'altro dal compositore Gustavo Santaolalla (Brokeback Mountain, Babel). Notevole, molto bello.
https://www.youtube....WrLWRQ8&index=6
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#15Gozer
- Redattore OndaRock
- 28686 Messaggi:
Grande eletto non anglofonista Kadosch
Inviato 07 agosto 2024 - 11:43
La Renga non c'entrano troppo in realtà, molto più blues e stradaioli... per non dire direttamente dei grezzoni. Da amante della scena argentina non sono davvero mai riuscito a digerirli, anzi devo dire che gli argentini hanno avuto grossi problemi durante la stagione del rock alternativo, praticamente tutte le loro cose migliori negli anni Novanta le hanno fatte i big emersi nei decenni precedenti (Fito Paez, Gustavo Cerati e Soda Stereo, Fabulosos Cadillacs).
Di quelli emersi nei Novanta non ce n'è nessuno di considerabile fra i migliori se non i Babasonicos, che però sono diventati davvero grandi a partire dagli anni 2000.
Ai messicani è andata decisamente meglio in quel decennio, con almeno tre grandi band come Café Tacvba, Maldita Vecindad e Fobia.
Gustavo Santaolalla è noto internazionalmente come compositore di colonne sonore (anche di videogiochi: "The Last of Us"), ma in realtà da quel punto di vista non vale più di troppo per quanto mi riguarda, il vero segno nella storia della musica l'ha lasciato come musicista rock e come produttore.
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#16Narostium
- Redattore OndaRock
- 312 Messaggi:
Groupie
Inviato 07 agosto 2024 - 13:01
La Renga non c'entrano troppo in realtà, molto più blues e stradaioli... per non dire direttamente dei grezzoni. Da amante della scena argentina non sono davvero mai riuscito a digerirli, anzi devo dire che gli argentini hanno avuto grossi problemi durante la stagione del rock alternativo, praticamente tutte le loro cose migliori negli anni Novanta le hanno fatte i big emersi nei decenni precedenti (Fito Paez, Gustavo Cerati e Soda Stereo, Fabulosos Cadillacs).
Di quelli emersi nei Novanta non ce n'è nessuno di considerabile fra i migliori se non i Babasonicos, che però sono diventati davvero grandi a partire dagli anni 2000.
Ai messicani è andata decisamente meglio in quel decennio, con almeno tre grandi band come Café Tacvba, Maldita Vecindad e Fobia.
Gustavo Santaolalla è noto internazionalmente come compositore di colonne sonore (anche di videogiochi: "The Last of Us"), ma in realtà da quel punto di vista non vale più di troppo per quanto mi riguarda, il vero segno nella storia della musica l'ha lasciato come musicista rock e come produttore.
Si, devo dire che è un disco molto più ricco e sofisticato quello dei Cafè Tacuba, in realtà La Renga è più sul filone del genere Ska, infatti è più vicino agli spagnoli Ska P che ai messicani, gruppo che tra l'altro non amo particolarmente. Loro hanno delle trovate melodiche molto più articolate e varie.
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